Patuanelli su Eurobond, no superiorità morale del Nord Europa

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Patuanelli

Il ministro dello sviluppo economico, Stefano Patuanelli, è intervenuto sull’avversione manifestata da Germania e paesi del Nord Europa alla prospettiva degli Eurobond.Patuanelli

“Bene la sospensione del Patto di Stabilità, bene il programma Bce che la trasforma di fatto in un prestatore d’ultima istanza; ma sarebbe pericolosissima per il sistema Paese la mancata adozione di veri Eurobond o strumenti di condivisione di debiti e rischi a livello comunitario”.

Si intende forse punire l’Italia dopo il coronavirus?

“In queste circostanze eccezionali – sottolinea il ministro – è giusto ricorrere alla sospensione del Patto di Stabilità per permettere agli Stati membri dell’Ue di aiutare imprese e cittadini. Tuttavia, l’atteggiamento e l’avversione di alcuni Paesi del Nord Europa alla prospettiva degli Eurobond – ovvero alla condivisione del debito a livello europeo – mi lascia perplesso, per usare un eufemismo. Non vorrei che qualcuno in Europa stesse pensando di lasciar fare debito all’Italia per poi punirla successivamente, una volta usciti da questa maledetta pandemia”.

Nessuna superiorità morale del Nord Europa

“Questo virus – dichiara ancora il ministro – non conosce confini, non valuta i bilanci e non premia i “presunti virtuosi” dell’Eurozona. Dunque lasciamo da parte i campanilismi, le superiorità morali ed economiche – che peraltro non esistono né sono mai esistite – tra Nord e Sud Europa, e affrontiamo questa emergenza come una vera comunità”.

La retorica del virus che “non conosce confini” è vuota e stucchevole

Al riguardo, non si può non osservare che questa retorica del virus che “non conosce confini” comincia ad essere stucchevole, oltre che contraria al buon senso e alla realtà. Se fosse come dice lui, Patuanelli dovrebbe spiegare perché in queste settimane il governo di cui è esponente ha creato ex nihilo confini di ogni sorta, attuando la più grave limitazione delle libertà della storia repubblicana.

Sarebbe opportuno riporre finalmente nel cassetto certe altalenanti strumentalizzazioni: all’Italia e ai suoi cittadini italiani serve serietà nell’affrontare oggi l’epidemia e domani la recessione.

Se in Europa qualcuno mira a punire l’Italia, il governo tragga le conseguenze

Suscitano non poca perplessità le affermazioni di Patuanelli quando lasciano intendere che in Europa ci sarebbe chi vuole lasciare l’Italia indebitarsi per punirla in un secondo momento. Prima che guardare all’Europa Patuanelli dovrebbe volgere lo sguardo all’Italia e chiarirsi con quelle componenti della maggioranza che per settimane hanno condotto una strisciante campagna per attivare il Mes, anticamera della Troika, vale a dire il più punitivo degli strumenti in seno all’eurozona.

Questioni di assoluta gravità come un asserito disegno straniero per “punire” l’Italia non sono da affrontare con leggerezza. Invece dei messaggi trasversali a mezzo stampa, sarebbe opportuno per Patuanelli un briefing dai competenti organi dello Stato. In base alle sue attribuzioni, accerti se questo rischio sussiste e ne informi il CdM.

La perpetua logica di consenso ha ormai stancato gli italiani, che stanno smettendo di cantare alle finestre.

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