Cessate il fuoco in Libia, il vicepremier Ahmed Maitig incontra i ministri Guerini (Difesa) e Di Maio (Esteri).
Cessate il fuoco in Libia, Ahmed Maitig ne parla con Guerini e Di Maio
La complessa situazione in Libia, il dialogo tra le varie parti in guerra e l’urgenza del cessate il fuoco, nonché la nomina di un nuovo Inviato Speciale Onu sono stati al cento dei colloqui del Vice Presidente del Governo di accordo nazionale della Libia Ahmed Maitig con i ministri Guerini e Di Maio.
I rapporti tra Italia e Libia, dunque, sembra si stiano rinsaldando e rafforzando, anche perché la visita di Maiting di ieri e oggi a Roma fa seguito alla recente visita – sempre qui a Roma, la settimana scorsa – del Presidente Sarraj che ha incontrato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ed il Ministro degli Esteri Luigi di Maio.
La prima tappa di Maitig, ieri pomeriggio, a Palazzo Baracchini, dove Guerini ha ribadito assicurato che “L’Italia continuerà ad assicurare il proprio pieno sostegno al dialogo intra-libico e continuerà a sensibilizzare gli altri attori internazionali sull’importanza di lavorare in maniera coesa per una definitiva soluzione della crisi libica”.
Guerini: Transizione ordinata verso le elezioni di dicembre
Per la crisi libica, Guerini ha auspicato una soluzione politica e rispettosa delle volontà del popolo ed ha confermato soddisfazione per i risultati registrati nell’autunno scorso a seguito dell’accordo per il cessate il fuoco di ottobre.
Quell’accordo non è certo esaustivo, e per questo “è ora indispensabile, nell’interesse del popolo libico, proseguire nel dialogo istituzionale in atto, – ha detto Guerini – in maniera da individuare prontamente soluzioni condivise e sostenibili che possano garantire una transizione ordinata ed efficace verso le elezioni del dicembre del 2021. L’Italia continuerà ad assicurare il proprio pieno sostegno al dialogo intra-libico e continuerà a sensibilizzare gli altri attori internazionali sull’importanza di lavorare in maniera coesa per una definitiva soluzione della crisi libica”.
Peraltro, è proprio Maitig che sta portando avanti il dialogo con la parte orientale del Paese. “Auspichiamo – ha detto perciò Guerini – che si possa giungere ad un accordo su una soluzione sostenibile in grado di traghettare efficacemente il Paese verso una nuova e importantissima fase”.
Al colloquio si è parlato anche dell’accordo di cooperazione militare tra Italia e Libia, che proprio Guerini ha recentemente firmato con il suo omologo libico Namroush.
Accordo che ha permesso di definire un corposo Piano di cooperazione comprensivo di ben sessanta attività e di validare un ambizioso percorso di formazione in Italia a favore del personale militare libico.
“Si tratta per la Difesa italiana di un impegno che intendiamo mantenere anche negli anni a venire. – ha riferito il titolare della Difesa – La presenza dei nostri militari in Libia sarà in tal senso essenziale, sosterremo in maniera efficace le attività previste e forniremo supporto alla Libia in tutti i campi richiesti: lo sminamento umanitario, la medicina militare, l’addestramento, l’idrografia e la ricerca e soccorso”.
Di Maio: Accelerare il dialogo e attuare il cessate il fuoco
A sua volta, oggi, anche il titolare della Farnesina Di Maio ha avuto uno scambio di idee sulla situazione libica con il vicepresidente Ahmed Maitig, in un colloquio cntrato soprattutto su temi bilaterali.
Con Maitig Di Maio ha confermato il pieno sostegno dell’Italia ai processi di dialogo intra-libici sotto egida ONU, ed in particolare al Foro di Dialogo Politico libico, soprattutto nella prospettiva delle elezioni che si dovrebbero tenere di qui a dicembre 2021.
E Di Maio ha ribadito la necessità di accelerare il dialogo politico tra gli attori coinvolti attraverso un approccio inclusivo e costruttivo da parte degli attori coinvolti, e con l’obiettivo di unificare le istituzioni del Paese.
E nel frattempo che si arrivi alla nomina di un nuovo Inviato Speciale ONU per la Libia, che il Ministro ha sostenuto essere urgente, per Di Maio occorre anche attuare – e senza esitazione – l’accordo sul cessate il fuoco secondo la linea decisa dalla Commissione Militare Congiunta 5+5: riaprire la strada costiera tra Sirte e Misurata e ritirare tutti i combattenti e mercenari stranieri.
A questo ultimo proposito, Di Maio ha ribadito anche che l’Italia è fermamente contraria ad ogni forma di interferenza esterna in Libia.
Il Ministro Di Maio ha infine auspicato il proseguimento del processo di riunificazione delle istituzioni finanziarie libiche. Il primo inquilino della Farnesina ha altresì confermato l’interesse dell’Italia al rafforzamento della collaborazione bilaterale in ambito economico (attraverso la Commissione Economica Congiunta Italo-Libica), di sicurezza e migratorio, con la revisione del Memorandum bilaterale del 2017.