L’Armenia avvia il processo di adesione all’Unione Europea con l’approvazione di un disegno di legge. Un passo storico che segna un cambio di rotta nei rapporti internazionali del Paese, tra tensioni con la Russia e sfide politiche ed economiche.
Mercoledì, il Parlamento armeno ha compiuto un passo significativo verso l’integrazione europea, approvando in prima lettura un disegno di legge che avvia ufficialmente il processo di adesione all’Unione Europea.
L’iniziativa segue la dichiarazione del primo ministro Nikol Pashinyan dello scorso gennaio, in cui ha espresso la volontà del governo di aderire all’UE. Tuttavia, il leader armeno ha sottolineato che una decisione definitiva potrà essere presa solo attraverso un referendum nazionale.
L’impulso legislativo ha avuto origine da una petizione popolare che ha raccolto oltre 50.000 firme, soglia necessaria per portare la discussione in Parlamento. L’approvazione di questo disegno di legge rappresenta un primo, simbolico passo verso l’obiettivo dell’adesione, come confermato dal presidente del Parlamento armeno, Alen Simonyan, in un post pubblicato sulla piattaforma X.
Un Processo Lungo e Complesso
L’ingresso nell’Unione Europea è un percorso articolato e potenzialmente lungo decenni. Il processo di adesione richiede il superamento di sei cluster, suddivisi in 35 capitoli tematici, che valutano la conformità di un Paese ai criteri comunitari in vari settori, tra cui istituzioni democratiche, sistema giudiziario e diritti fondamentali.
Esempi di altri Paesi in fase di adesione evidenziano la complessità del percorso: il Montenegro, ad esempio, ha aperto il suo primo capitolo negoziale oltre dieci anni fa e ne ha ancora 30 da completare.
Un Cambio di Rotta nei Rapporti Internazionali
La decisione di avvicinarsi all’UE si inserisce in un contesto geopolitico in evoluzione per l’Armenia, che negli ultimi anni ha visto crescere le tensioni con la Russia, storico alleato del Paese. Nel 2024, il governo di Yerevan ha annunciato l’intenzione di abbandonare l’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO), l’alleanza guidata da Mosca, accusandola di non essere intervenuta in difesa dell’Armenia durante gli scontri con l’Azerbaigian.
Nonostante questo distanziamento, l’Armenia mantiene ancora forti legami economici e strategici con la Russia. Il Paese dipende notevolmente dall’energia e dal commercio russo e ospita una base militare del Cremlino, elementi che rendono complesso un completo allontanamento da Mosca.
Reazioni e Prospettive
La scelta di avvicinarsi all’UE non è priva di controversie. Il vice primo ministro russo Alexei Overchuk ha paragonato le aspirazioni europee dell’Armenia all'”acquisto di un biglietto per il Titanic”, avvertendo sulle possibili ripercussioni economiche.
Resta da vedere come si evolverà il percorso dell’Armenia verso l’integrazione europea e quale sarà la reazione della comunità internazionale. Ciò che è certo è che il Paese ha intrapreso una nuova direzione, il cui esito dipenderà da equilibri politici, economici e diplomatici ancora in via di definizione.
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