Il messaggio del Ministro degli Esteri Di Maio a Bruxelles e ai partner europei è che “l’Italia chiede di poter spendere tutto quello che serve, per aiutare i nostri disoccupati, i nostri studenti, i nostri anziani, i nostri imprenditori, i nostri lavoratori. Per farlo abbiamo bisogno del sostegno della Banca centrale europea e abbiamo bisogno in questo momento di condividere i rischi a livello europeo, per poi condividere le opportunità insieme”.
“Quella che stiamo attraversando”, ha ribadito Di Maio in una recente intervista a Fanpage, “è una crisi sanitaria ed economica, che metterà a dura prova le nostre imprese, e non vogliamo che ci siano dei limiti a livello europeo che non ci permettano di aiutare la nostra gente. Il tema è farci trovare pronti o farci trovare ancora una volta in ritardo, perché questo non possiamo permettercelo.”
L’Italia non ha colpe, questa è una pandemia
Il titolare della Farnesina ha ricordato come “la nostra generazione sfortunatamente ha già pagato lo scotto di una crisi, 10 anni fa. Non si supera una crisi con l’austerità, ma investendo e spendendo. Il Mes già non ha funzionato in Grecia, figuriamoci adesso. E poi il Mes è il modo per dire ai Paesi vi diamo uno strumento, ma ve la vedete da soli. Noi invece stiamo proponendo agli Stati europei di condividere i rischi adesso, per condividere in futuro le opportunità”.
La riforma può attendere, interventi subito
Il tema della riforma delle istituzioni europee era “già un’esigenza emersa prima di questa crisi, e infatti era stata lanciata la ‘Conferenza sul futuro dell’Unione europea’, che doveva durare due anni, per discutere degli assetti dell’Europa. E spero che ci sia. Ma non vorrei che si usasse questa questione per rimandare gli interventi per uscire da questa crisi: quindi interventi subito, poi parleremo degli assetti futuri”.