La situazione al confine italo-sloveno, dove si sono formate code chilometriche di camion, è stata affrontata in un colloquio telefonico tra con il presidente del consiglio italiano Giuseppe Conte e il nuovo primo ministro sloveno Janez Jansa.
Quando il 9 marzo tutta l’Italia è stata dichiarata zona rossa, vi è stata l’introduzione di checkpoint sanitari e controlli sui passeggeri ai sei valichi di frontiera rimasti aperti al confine italo-sloveno, il traffico merci è rimasto aperto senza limitazioni.
Tuttavia a seguito delle decisioni di Croazia e Ungheria di impedire l’ingresso agli automezzi provenienti dall’Italia, la Slovenia ha adottato nuove contromisure limitando l’ingresso ai soli mezzi la cui destinazione finale fosse la Slovenia stessa.
In seguito alla chiusura dei confini decisa il 14 marzo in Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia, Paesi che ricevono la maggior parte delle merci provenienti dai porti di Capodistria e Trieste, è urgente trovare soluzioni adeguate.