Il presidente della Bce Christine Lagarde avrebbe chiesto ai ministri delle finanze dell’Eurozona di prendere in considerazione l’emissione una tantum di coronabond. Ma la proposta della Lagarde ha incontrato lo scetticismo di Germania, Olanda e altri paesi del Nord Europa.
In particolare il portavoce della Merkel Steffen Seibert in conferenza stampa a Berlino ha dichiarato che “il governo tedesco ritiene che il Mes possa essere uno strumento utile, se fosse necessario, per elargire sostegno veloce agli Stati, con le regole in vigore”.
In linea con la loro tradizione rigorista, la Germania e i suoi satelliti si oppongono a qualsiasi progetto di espansione di bilancio che non sia agganciato al Mes e, quindi, al controllo della Troika.
Dal canto loro nove leader europei, tra i quali il premier Giuseppe Conte e il presidente francese Emmanuel Macron, hanno firmato una lettera congiunta per chiedere, in vista del vertice europeo di domani, la creazione dei ‘Coronabond’ per fronteggiare la crisi economica dovuta alla pandemia. La lettera è firmata da Spagna, Francia, Portogallo, Slovenia, Grecia, Irlanda, Belgio, Lussemburgo e Italia.
Il premier Conte ha dichiarato: “Devo riconoscere che negli ultimi giorni iniziano ad assumere concretezza le dichiarazioni di intenti delle istituzioni europee. Ma questo non basta. Bisogna proseguire con coraggio e forte determinazione per vincere la sfida del Covid-19. L’Italia ora sente l’Europa vicina. Sono grato ai nostri partner europei per tutte le iniziative di sostegno, non solo morale ma anche materiale, messe in atto in questi giorni durissimi. Gli Stati membri e le istituzioni europee devono adesso marciare all’unisono per coordinare gli sforzi, nella consapevolezza che le risposte tardive sarebbero inutili”.
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